Il ciclo produttivo prevede vari passaggi, a seconda del risultato che si desidera ottenere.
Il ciclo produttivo prevede vari passaggi, a seconda del risultato che si desidera ottenere.
foggiatura
Dalla bocca di uscita delle impastatrici degassatrici, l 'argilla viene portata alle varie lavorazioni
che possono essere eseguite o manualmente o con l 'aiuto di macchine per la foggiatura mediante
stampaggio.
FOGGIATURA MANUALE: la tornitura manuale eseguita sul tornio, viene utilizzata per la foggiatura
di vasellame o di oggettistica tonda, il torniante infatti, con il solo aiuto delle mani, riesce a conferire
all'argilla la forma desiderata.
FOGGIATURA PER PRESSATURA: per la realizzazione di oggetti dei quali occorre riprodurre
celermente un gran numero di pezzi, si adotta la tecnica della foggiatura per stampaggio ,con l'uso di
presse idrauliche o rotanti sulle quali viene montato un apposito stampo.
FOGGIATURA PER COLAGGIO: in questo caso si adottano argille caoliniche di
colorazione biancastra, le quali vengono sciolte in acqua insieme ad un fluidificante quale il silicato
di sodio, la barbottina cosi' ottenuta, viene colata in appositi stampi dove staziona per circa un 'ora al
trascorrere della quale lo stampo viene svuotato e quindi aperto allo scopo di togliere e rifinire.
essiccazione
Gli oggetti foggiati, necessitano di un tempo di essiccazione per l 'evaporazione dell'acqua residua
contenuta nell'argilla variabile a seconda della dimensione. Questo processo puo' avvenire
naturalmente esponendo gli oggetti all'aria o forzatamente mediante l'uso di essiccatoi. Dopo un
certo periodo l'argilla raggiunge lo stadio cosiddetto della 'durezza cuoio ', cioè il momento adatto
ad essere incisa, traforata o decorata, perché indurita ma ancora con una certa plasticita ' che
permette di intervenirvi con stecche e attrezzi senza alterarne la forma. L 'essiccazione e ' una fase
assai delicata poiché deve avvenire gradualmente, deve essere omogenea ed uniforme per garantire
durevolezza e coerenza di forma all 'oggetto finito.
ingobbio
L 'INGOBBIO e' un 'antica tecnica di decorazione della ceramica che si effettua quando il pezzo da decorare e' ancora crudo e non del tutto asciutto. L'ingobbio e' un composto simile alla barbottina, dalla quale però differisce per colore. Va diluito con acqua ottenendo così un impasto cremoso quasi liquido in cui si immergerà il pezzo. Lo strato deve essere uniforme e coprente di circa un millimetro di spessore. Ingobbi di diversi colori si utilizzano per ottenere effetti particolari. Una volta asciugato l 'oggetto crudo e ingobbiato sarà infornato e successivamente trattato con la cristallina e ricotto per la seconda volta.
graffito
La tecnica del 'incisione a graffito ha radici antichissime e fu largamente impiegata dai Greci e dagli Etruschi per decorare oggetti di vario tipo. Consiste nell 'incidere e quindi decorare con uno strumento acuminato l 'argilla essiccata e ingobbiata . Attualmente utilizziamo questa tecnica per incidere lo smalto crudo creando dei decori molto raffinati grazie al contrasto di colori fra lo smalto cotto e il colore naturale del biscotto che emerge dalla base del pezzo.
prima-cottura
Nella prima cottura che avviene in forni appositi che raggiungono temperature superiori ai 1000
gradi C, l 'oggetto inizia la sua trasformazione fino a divenire biscotto, oggetto duro e resistente.
Questo processo che può ' durare molte ore e si articola in diverse fasi durante le quali la
temperatura cresce gradualmente e decresce nel raffreddamento, il lavoro ceramico, a contatto con il
calore, acquista nuova vita. L'acqua lascia posto al fuoco che modifica l'oggetto modellato in
qualcosa d 'altro, lo trasforma in roccia. E' proprio in questa fase che si realizza la
vera alchimia della ceramica proprio quando l 'argilla cruda viene, per azione del calore,
chimicamente trasformata in un materiale diverso: la ceramica. Quindi il biscotto e' pronto per
essere smaltato e decorato.
smaltatura
La smaltatura si ottiene immergendo manualmente o utilizzando apposite pinze gli oggetti in vasche
contenenti uno smalto che aderisce perfettamente all'oggetto in biscotto. Lo smalto e' un
rivestimento vetroso composto da silice, allumina e un fondente: questi sono ottenuti in varie
quantità dai minerali (ossidi) che vengono macinati in polvere. Il rapporto di quantità tra i vari
componenti determina la temperatura di fusione, la texture e il colore. Principalmente gli smalti
vengono applicati su oggetti di ceramica dopo la prima cottura (biscotto), gli oggetti vengono poi
sottoposti alla seconda cottura (gran fuoco) per far fondere lo smalto in un rivestimento vetroso,
duro e impermeabile.
Si parla invece di ' Invetriatura ' nel caso vengano applicate sui pezzi in biscotto 'Le vetrine ' ossia
rivestimenti vitrei trasparenti che possiedono funzioni impermeabilizzanti, decorative e protettive e
che al contrario degli smalti non sono omogenei e coprenti e quindi non alterano eventuali disegni
o colorazioni sottostanti.